Da esubero a giocatore estremamente prezioso, la carriera di un calciatore può cambiare nell’arco di pochissime partite, anche quando si è capitani della squadra, leader, ma soprattutto giocatori dotati di qualità che non possono essere messe in discussione, perché a parlare è la carriera del calciatore stesso. Questa è la storia di Danilo, il centrale brasiliano che alla Juve era arrivato come terzino, tra lo scetticismo di tutti perché scambiato con il Manchester City che aveva invece accolto Cancelo. Eppure, ha impiegato poco a diventare titolare e a dare un motivo a questo scambio che sembrava clamoroso. Sotto la gestione Allegri è diventato un titolare indiscusso e oggi con Thiago Motta ha vissuto uno degli inizi di stagione peggiori da quando è arrivato a Torino. Messo ai margini della rosa, gli infortuni di Bremer e Cabal gli hanno permesso di trovare la titolarità e di tornare a essere quel punto fermo che era stato fino a pochi mesi fa.
Il problema di Danilo
Per questa ragione la sua assenza contro il Monza peserà e non poco. Questa sera, quando alle 20.45 la Juventus scenderà in campo contro il Monza per al diciassettesima giornata di Serie A, con la necessità di riportare il buon umore nell’ambiente dopo il 2-2 contro il Venezia, Thiago Motta sarà costretto a rinunciare proprio a Danilo e a ricorrere a delle soluzioni di emergenza per sostituire un calciatore ormai indispensabile, anche per i noti infortuni nel reparto. Nel corso degli scorsi allenamenti, probabilmente proprio nella rifinitura di ieri, Danilo ha riportato una leggera distorsione alla caviglia che non è riuscito a smaltire in queste ore, nonostante la convocazione di Motta. La sua presenza all’U-Power Stadium è quindi in grossa discussione e, anche qualora dovesse verificarsi, sarebbe solo per prassi.
I convocati della Juve
Danilo va quindi depennato dalla lista degli infortunati che ora conta tre portieri – i soliti Perin, Pinsoglio e Di Gregorio -, sei centrocampisti – Locatelli, Koopmeiners, McKennie, Adzic, Thuram e Fagioli -, cinque attaccanti – Conceicao, Vlahovic, Yildiz, Nico Gonzalez e Mbangula -, ma soprattutto solo quattro difensori, con Gatti e Kalulu unici centrali e Savona con Cambiaso come terzini.