Italvolley in finale, la lezione di Velasco: “Con gli Usa senza ansia”

Il commissario tecnico delle azzurre, Julio Velasco, commenta il successo per 3-0 sulla Turchia e lancia un messaggio in vista dell'ultimo atto contro le statunitensi
Julio Velasco, commissario tecnico della Nazionale italiana femminile di pallavolo
Julio Velasco, commissario tecnico della Nazionale italiana femminile di pallavolo (Getty Images)

“Non ero sicuro ma pensavo che potevamo farcela. Infatti ho prenotato le stanze per la mia famiglia qui a Parigi dai quarti in poi. I premi adesso ci sono, meno male che ci sono. Mi godo l’argento per adesso e faremo di tutto per vincere la finale”. Così il commissario tecnico dell’Italvolley femminile Julio Velasco dopo aver battuto 3-0 la Turchia in semifinale, scherzando in zona mista sulla certezza di una medaglia e quindi dei premi stanziati dal Coni, 90.000 euro per l’argento e 180.000 euro per l’oro. Le azzurre affronteranno ora gli Stati Uniti nell’ultimo atto delle Olimpiadi di Parigi 2024. “La pallavolo e il giornalismo devono smettere di parlare dell’oro che manca, è deleterio per tutti. Si vede sempre quello che manca, è uno sport tutto italiano, l’erba del vicino è sempre più verde – continua il CT –. È una filosofia di vita, ma l’oro olimpico quando arriverà arriverà: ci sono tante squadre forti, si può vincere e si può perdere, l’importante è che i nervi non ci tradiscano, sarà la prima medaglia, godiamoci questo, poi è chiaro che daremo tutto quello che abbiamo per fare di più”.

Velasco sulla finale contro gli USA

“Già passare i quarti non era mai stato fatto, vincere la semifinale ancora 3-0 rimontando sempre è tanta roba dal punto di vista del carattere – prosegue Velasco –. Ora siamo in finale, abbiamo un sogno e si gioca per vincere. Solo che c’è un piccolo problema, che c’è un avversario. Con gli USA sarà una partita difficilissima ma noi daremo tutto e non dobbiamo essere troppo emozionati. Dobbiamo tornare ad essere freddi – ha aggiunto – focalizzati e giocare senza paura”. Analizzando la sfida contro le ottomane commenta: “Abbiamo fatto più errori del solito che in finale non possiamo permetterci. In questa finale siamo degli outsider e vediamo cosa riusciamo a fare, ma sicuramente ce la metteremo tutta. Dico sempre ‘Qua e ora’, lo sport non è quello che è successo né quello che succederà. Siamo un Paese che sempre pensa a quello che non ha. Non coltivo questa cultura della lamentela. La finale è la finale. Ma Dio non ha scelto noi, ce la dobbiamo giocare”. Sul fatto che l’Italia sia dipendente da Paola Egonu, autrice di 24 punti contro la selezione di Daniele Santarelli, Velasco replica: “Non lo so, è sicuramente importante per noi, ma evitiamo di esagerare di servire la Egonu”. Concludendo, in vista della finale contro gli Stati Uniti il CT azzurro avverte: “Se mi preoccupa l’euforia? No, più che altro l’occasione che è unica e che può creare ansia. Se la devono godere, la finale è bellissima, poi una volta in campo la paura e l’ansia vengono meno. Soffrono di più gli allenatori fuori e sopratutto i tifosi”.

Euforia Italia: le parole delle azzurre

“Sono partite subito bene in battuta, sapevamo che era difficile rimanere incollate punto su punto, oggi ha vinto la squadra e una cosa fondamentale che è la testa. Devi seguire l’istinto, quasi sempre ti porta nella buona direzione”, commenta la palleggiatrice Alessia Orro. Le fa eco la compagna Ekaterina Antropova: “Sono felice che si vede il nostro impegno, daremo tutto quello che abbiamo per domenica”. Grande euforia per Myriam Sylla: “È tutto vero, non so che dire, sembra un sogno, anzi domenica continueremo a sognare insieme, così suona meglio. Come ha detto Velasco è una finale olimpica, ma dobbiamo affrontarla come una partita normale, altrimenti sentiamo il peso. Dobbiamo fare bene e ci vediamo domenica, è una partita da giocare”. Anna Danesi, invece, analizza cosa non è andato contro la Turchia: “Credo che non stiamo ancora giocando al nostro 100%, se riusciamo a vincere 3-0 con Serbia e Turchia che sono tra le più forti al mondo, dobbiamo solo vedere cosa riusciremo a fare quando saremo al 100%. Se non verrà continueremo così, a dare quello che abbiamo, visto che basta. Sapevamo che sarebbe stata diversa dal girone e ci avrebbero fatto sudare. Ma noi siamo state brave come in tutto il torneo a rimanere lì e saper soffrire un pochino, che è quello che ci aiuterà anche nella finale”. L’altra centrale, Sarah Fahr, invece, commenta: “Abbiamo fatto una partita bella, siamo state brave a soffrire, lo volevamo con tutto il cuore, e siamo super felici. Ci aspettavamo una Turchia forte ma siamo state brave a ripeterci il nostro mantra che è il qui e ora. Un percorso di cui andiamo super fiere ma che non è ancora quello che vogliamo alla fine. Ora vogliamo finirla nel migliore dei modi. Arrivano le americane, non sarà facile, ma niente paura, bisogna arrivare in fondo con la medaglia d’oro”.

Bernardi in lacrime

L’ex azzurro Lorenzo Bernardi, oggi assistente di Velasco, non è riuscito a trattenere le lacrime per la storica finale raggiunta dall’Italia: “Non abbiamo finito il lavoro, domenica cerchiamo di fare un altro passettino. Le ragazze hanno fatto una partita stratosferica, sono sempre riuscite a mantenere nei momenti importanti quella tranquillità e lucidità che ci ha permesso di regalarci questo sogno. Ero sicuro che avremmo vinto, questa squadra ha la consapevolezza di potercela fare”.