WTA 1000 Indian Wells, Swiatek fa autocritica: “Senza coraggio nel momento decisivo”

Seconda sconfitta consecutiva per Iga Swiatek contro Mirra Andreeva: dopo averci perso in modo netto nei quarti a Dubai, a Indian Wells la n. 2 al mondo ha almeno strappato un set alla 17enne russa anche se è, ugualmente arrivata una nuova sconfitta contraddistinta, inoltre, da un gesto di nervosismo che poteva costarle molto caro.
L’autocritica di Swiatek
Intervistata da Canal+Sport Polonia, la 23enne di Varsavia spiega cosa non abbia funzionato in questo match: “Mirra ha giocato meglio e si è mostrata più coraggiosa di me quando era necessario. Ricordo alcuni colpi che avrei potuto giocare meglio, ma nel complesso direi che è stata una partita di alto livello. Il vento ha avuto un ruolo importante e, in alcuni momenti, è stato complicato gestire certe situazioni quando lei colpiva forte la palla e io giocavo controvento. Ho dato il 100% , ma la palla non andava sempre nella direzione che volevo. E quando avevo il vento a mio favore, non sono stata in grado di sfruttarlo a mio vantaggio“.
Il rimpianto di Iga
Alla n. 2 al mondo non è piaciuto il proprio atteggiamento in campo: “Avrei sicuramente dovuto giocare in modo più aggressivo per bilanciare il rapporto di forza, ma, alla fine, la partita è girata a suo favore, ed è per questo che ha vinto: lei ha giocato meglio delle mie precedenti avversarie, senza dubbio. È davvero difficile giudicare il mio torneo, sono contenta dei miei primi turni qui e in semifinale non direi che ho giocato male, ma piuttosto che mi è mancato il coraggio nei momenti importanti. Mirra, dal canto suo, ha giocato senza alcuna pressione. A volte, si sente che gioca in modo davvero libero. Quanto a me, non ricordo l’ultima volta che ho giocato una partita in cui mi sono limitata a rimanere calma e a giocare senza pressione. Quando ci provo, soprattutto nei momenti cruciali, ho la sensazione che sia un tentativo disperato piuttosto che qualcosa di calcolato. È difficile spiegarlo a chi non gioca a tennis, ma è un mix tra istinto e intuizione, sembra quasi qualcosa di metafisico. Continuerò a lavorare affinché, in partite tese come queste, io possa essere più regolare e trovare una soluzione per ribaltare la situazione quando sono indietro nel punteggio”.