Van de Zandschulp ‘ringrazia’ Alcaraz e non infierisce su Djokovic: “Per me è ancora tra i migliori”

Non era il miglior Novak Djokovic, per usare un eufemismo, ma Botic van de Zandschulp potrà raccontare ai nipotini di aver battuto nell’arco di pochi mesi Carlos Alcaraz agli US Open, Rafa Nadal in Coppa Davis e, ora, il campionissimo serbo a Indian Wells.

Per van de Zandschulp la vittoria con Alcaraz gli ha cambiato la vita

In conferenza stampa, l’olandese benedice il colpaccio messo a segno con il nativo di El Palmar a Flushing Meadows: “Quella partita ha cambiato tutto anche se prima di battere Carlitos avevo già disputato ottimi incontri con i primi 10. Sicuramente quella sfida mi ha fatto credere di poter battere questi giocatori. L’anno scorso Sinner mi ha distrutto due volte e non ci siamo più incontrati. Si tratta di avere fiducia in se stessi prima di scendere in campo, pensando che si abbia davvero una possibilità di vincere contro i più forti anche se poi è importante procedere punto per punto”.

La chiave del successo con Djokovic

Il n. 85 della classifica ATP analizza, poi, la sfida contro il 24 volte vincitore di Slam: “Penso di aver giocato molto bene in ogni set con Nole, in difesa, all’attacco e persino andando a rete. Penso di avere un gioco vario per cui questo li infastidisce. Le condizioni erano piuttosto difficili, i rimbalzi erano abbastanza alti, abbiamo tutti avuto qualche difficoltà. Questo rende difficile colpire bene la palla e Novak ha avuto qualche difficoltà con il dritto, ma io ho giocato molto bene anche con la seconda di servizio per esempio. Queste condizioni erano molto diverse da quelle di due anni fa ad Astana quando ci siamo affrontati. Non mi ha reso le cose facili, a volte nello stadio c’era il sole e a volte l’ombra. Rimango, però, convinto che Djokovic sia ancora uno dei migliori tennisti al mondo, ha semplicemente avuto una giornata storta e può capitare”.