Tennis

Vagnozzi e il ‘litigio’ con Sinner: “Una volta l’ho dovuto riprendere”

Vincitore di un importante premio nella propria regione, il marchigiano Simone Vagnozzi ha parlato del rapporto con Jannik Sinner
Simone Vagnozzi, Jannik Sinner e Darren Cahill
Simone Vagnozzi, Jannik Sinner e Darren Cahill (Getty Images)

Insieme a Elisabetta Cocciaretto, Simone Vagnozzi si è aggiudicato il premio Marche consegnato dal Governatore della regione Francesco Acquaroli; intervenuto alla cerimonia in collegamento video da Dubai, dove sta assistendo Jannik Sinner nella preparazione alla stagione 2025, il nativo di Ascoli ha ripercorso le tappe di un’annata straordinaria come riportato dal Resto del Carlino: “Una stagione superlativa con tante vittorie che nessuno si aspettava. Adesso ci stiamo preparando per cercare di fare ancora meglio”.

I complimenti di Vagnozzi a Sinner

Il co-coach, insieme a Darren Cahill, di Jannik lo riempie di elogi anche per come è fuori dal rettangolo di gioco: “Lui è un fenomeno, si applica, è educato, empatico, resiliente: ci mette impegno tutti i giorni e, ovviamente, i risultati aiutano in questo”.

I successi più belli

Per Vagnozzi la svolta è arrivata con il primo successo ai danni di Daniil Medvedev a Pechino 2023 dopo sei k.o. in fila, ma la consacrazione non può che essere il trionfo all’Australian Open: “Non si può parlare di un singolo episodio, ma credo che la vittoria a Pechino 2023 con Medvedev e quella a Melbourne nel 2024 abbiano dato la spinta giusta”.

L’unico ‘litigio’ con Jannik

Non c’è mai stato un vero scontro tra i due, ma il tecnico marchigiano ricorda comunque un episodio in particolare: “Ultimamente in campo l’ho dovuto riprendere a Shanghai (NDR il match di 3° turno con l’argentino Tomas Etcheverry) per un suo gesto d’insofferenza, però ogni giorno è diverso quando si gioca e Sinner ha sempre un comportamento esemplare”.