Tsitsipas boccia i campi di Madrid: “Come una pista di ghiaccio”

Reduce dal sofferto successo all’esordio con Jan-Lennard Struff, in cui non si è neanche accorto di aver vinto con il giudice di sedia che l’ha avvisato a fine partita, Stefanos Tsitsipas è molto arrabbiato per le condizioni di gioco trovate a Madrid.
La critica di Tsitsipas
In conferenza stampa, il greco non usa mezzi termini per definire i campi spagnoli: “Il campo era ingiocabile, lo sentivo come una pista di ghiaccio quando cercavo di scivolare e non avevo mai sentito nulla di simile su un campo in terra battuta. Si tratta di una terra diversa da quella che si usa di solito, io ho molta esperienza su questa superficie ed è frustrante giocare così. Ogni torneo ha ormai velocità diverse: la terra di Barcellona è più lenta di quella di Montecarlo e Roma, mentre al Roland Garros ogni campo ha velocità differenti: non è semplice adattarsi. In ogni caso, penso che la mia stagione sulla terra rossa sia finora stata deludente a prescindere da questi aspetti”.
Stefanos e il calendario
Il fidanzato di Paula Badosa se la prende anche con il calendario: “Dobbiamo aggiustarlo perché i Masters 1000 a partecipazione obbligatoria sono molti e una volta ho dovuto giocare a Indian Wells e Miami senza essere al top soltanto per evitare la penalità in classifica”.