Thiem convinto: “Sinner e Alcaraz difficili da battere come Federer e Djokovic”

Dopo aver concluso la propria carriera con il k.o. ad opera di Luciano Darderi nel torneo di casa a Vienna sul finire della scorsa stagione, il vincitore degli US Open 2020, Dominic Thiem, dichiara di non sentire la mancanza del tennis in una intervista esclusiva a Tennis Magazin: “Non ho mai voluto staccarmi dal tennis, ma sono anche felice di essere a casa, di aver passato finalmente un inverno al freddo. Ho giocato recentemente un’esibizione, ma se colpisco palline per più giorni di fila il mio braccio torna ad irrigidirsi. Il tennis, comunque, non mi manca troppo: a gennaio, mio fratello era in Australia per seguire alcuni ragazzi nel torneo juniores, ma io ero felice di essere a casa. Ci sono stati periodi in cui il polso andava meglio, poi momenti in cui tutto sembrava andare malissimo e poi ancora fasi in cui giocavo bene e riuscivo a battere avversari davvero forti. È stato un po’ il filo conduttore della fase finale della mia carriera: mi mancava la giusta sensibilità per colpire la palla nel punto giusto. Non so se fosse una cosa meccanica, mentale o legata a un nervo del polso, avrei potuto operarmi, ma sarebbe stato alquanto invasivo, per cui sono convinto di aver fatto la scelta giusta”.

Thiem incorona Sinner e Alcaraz

L’ex n. 3 della classifica ATP fa, poi, un complimento di enorme valore a Jannik Sinner e Carlos Alcaraz: “La verità è che senza i Big Three tutti dicevano che sarebbe stato più facile vincere, ma per farlo bisogna oggi battere almeno uno tra Sinner e Alcaraz, se non entrambi. Oggi, però, loro due sono difficili da battere come Djokovic e Federer ai loro tempi”.

Il tifo per Zverev

Dopo aver negato ad Alexander Zverev la gioia di aggiudicarsi uno Slam, battendolo nell’atto conclusivo di Flushing Meadows nel 2020, il 31enne di Wiener-Neustadt rivela di fare il tifo per Sascha: “Spero che Zverev riesca a vincere uno Slam. Ha avuto una carriera troppo importante per non esserci mai riuscito”.