Sorpresa Djokovic: la sua associazione PTPA appoggia Sinner

Mancano ancora più di due mesi all’udienza del TAS che dovrà emettere la sentenza definitiva sul caso di doping riguardante Jannik Sinner, ma in difesa dell’azzurro arriva l’associazione PTPA fondata da Novak Djokovic il quale, in passato, sembrava avere idee simili a quelle di Nick Kyrgios.
Il comunicato della PTPA
Per bocca del suo direttore esecutivo Ahmad Nassar, su X è arrivata la presa di posizione ufficiale della PTPA sul caso Clostebol: “Sinner è coinvolto in una disputa politico-legale tra le due agenzie ITIA e WADA, sta ancora aspettando da quasi un anno che ci sia un giudizio definitivo. Il numero uno è stato messo in una situazione ingiusta. L’ITIA sostiene di aver seguito il suo processo e le sue regole, la WADA non è d’accordo e sente la necessità di respingere l’ITIA. Ciò non significa che siamo d’accordo con l’appello della WADA o con la decisione originale dell’ITIA”.
Il punto determinante per l’associazione
Nassar si focalizza su un aspetto probabilmente fondamentale della vicenda: “Di certo, parliamo per lo più di quantità irrisorie, cose che in realtà non migliorano le prestazioni: questo è l’inizio dell’ingiustizia per tutti”.