Sinner e il dramma di Schumi: “L’obiettivo è essere in gioco anche a 30 anni”. Rimpianto Wimbledon
Intervista diversa dal solito quella rilasciata da Jannik Sinner al Corriere della Sera dopo aver sventolato la bandiera a scacchi dell’ultimo Gran Premio della stagione di Formula 1 ad Abu Dhabi; il numero uno al mondo confessa di essere rimasto scioccato dall’incidente sugli sci di Michael Schumacher: “Quell’episodio mi ha fatto capire che la vita può cambiare in un secondo. Mai dare nulla per scontato, bisogna vivere giorno per giorno e godersela con un obiettivo”.
Il dialogo tra campioni con Verstappen e Leclerc
Il nativo di San Candido è stato molto contento d’interagire con fuoriclasse come Max Verstappen e Charles Leclerc: “Parlando con il campione del mondo di Formula 1 commentavamo alcune sue parole. Ha detto che non rincorre i record di altri piloti perché lui ama anche stare in famiglia. Siamo atleti, ma siamo anche persone: amici e familiari sono le cose più importanti. Io cerco di fare il meglio possibile nel tennis, ora riprendo la preparazione a Dubai, ma la penso come lui”.
Il sogno di Sinner per il futuro
In ultimo, il campione altoatesino parla degli obiettivi per il futuro: “Abbiamo fatto dei test per capire che tipo di preparazione fare e quali strategie adottare. Non bisogna dimenticare che ho 23 anni e ho fatto soltanto questa stagione al top. L’obiettivo non è vincere soltanto per tre anni, ma essere ancora in gioco quando ne avrò 30; anche se questa stagione è stata incredibile tutto può cambiare come è accaduto nell’ultimo Wimbledon che mi ha lasciato tanti rimpianti: avevo giocato molto bene fino alla partita con Medvedev, ma poi è andata così, il nostro sport è imprevedibile”.