Sinner e il caso di doping: “Momento più difficile? Quando è uscita la notizia”
Impossibile non parlare del caso di doping che l’ha visto coinvolto per Jannik Sinner nell’intervista rilasciata a Sky Sport nell’ambito dello speciale “Jannik oltre il tennis” in cui si è confidato con Federico Ferri: “Posso dire che è stato difficile perché non mi potevo aprire con tante persone, era un periodo delicato e difficile. All’inizio era tutto complicato, non sapevo come comportarmi, non sapevo cosa usciva e cosa sarebbe successo con il team. Dopo un po’ di settimane mi sono svegliato e mi sono detto che non avevo fatto nulla di sbagliato, non sapevo niente e che per me era già andato, poi quello che potrà uscire non lo posso più controllare”.
Il momento più difficile per Sinner
L’azzurro ha, poi, spiegato cosa lo abbia messo più in difficoltà: “Il momento più difficile è stato quando è uscita la notizia la settimana prima di un torneo dello Slam. Arriviamo a New York e abbiamo tutte le telecamere addosso, io guardavo gli altri giocatori per capire cosa pensavano veramente: penso che nulla capiti per caso e questo mi è servito per capire chi era mio amico e chi no. C’erano partite che la notte prima non dormivo come quella a Wimbledon contro Medvedev per cui è normale che la mattina dopo ti senti male. Ringrazio il team che mi è stato vicino e non ce l’avrei fatta senza di loro così se avessi saputo di essere colpevole non avrei mai giocato così”.
Il ricordo della zia scomparsa collegato al periodo di crisi
In ultimo, il numero uno al mondo ha parlato del rapporto con la zia che ora non c’è più: “Prima degli US Open mi sono detto che tutto è irrilevante rispetto a quello che stava accadendo a mia zia che non stava bene: lei mi ha dato tanto da piccolo, mi accompagnava alle gare quando i genitori lavoravano, mi portava in piscina in estate ed è stata una persona importante per me per cui quando una persona sta così male il lavoro è relativo. Quando vado in campo per me è ancora un hobby e mi sono reso conto che a volte giocare a tennis è difficile quando la situazione generale non è semplice ma ci sono cose ben peggiori”.