Sinner ‘assolve’ Djokovic: “Tifa Zverev perché sono amici da tanto”. Binaghi: “Caduta di stile”
Dopo essersi ritirato nella semifinale degli Australian Open con Alexander Zverev, Novak Djokovic ha immediatamente rivelato che avrebbe fatto il tifo per il tedesco indipendentemente da chi avrebbe affrontato in finale, essendo i due in rapporti di stretta amicizia.
Sinner comprensivo, Binaghi molto meno
Intervistato da Eurosport, Jannik Sinner non l’ha presa affatto male: “Ci sta, sono amici e si conoscono da molto tempo. Non c’è nessuna cattiveria nei miei confronti per cui è tutto ok. So che Zverev ha avuto altre possibilità per vincere, domenica tutto può succedere. Io penso solo a dare il meglio di me stesso”.
Ben diversa la reazione del presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, che parla addirittura di caduta di stile da parte del serbo: “Direi che è stata una grande caduta di stile per Djokovic. Chiudere una carriera in questo modo, è poco edificante: lo fa augurandosi che dei due finalisti ne vinca uno, tra l’altro nei confronti di Jannik che è un ragazzo esemplare. Non gli fanno onore le dichiarazioni di fine match”.
Il profondo legame tra Zverev e Djokovic
Binaghi avrebbe, probabilmente, dovuto ascoltare l’intervista post-partita del tedesco il quale ha spiegato l’importanza che Nole ha avuto per lui nell’ultimo periodo: “Dopo gli US Open ero moralmente a terra e non mi vedevo in grado di vincere uno Slam in futuro, ma a Shanghai ho trascorso molto tempo assieme a Djokovic: è stato incredibilmente onesto e aperto con me, mi ha raccontato come sia riuscito a superare le situazioni più complesse; il suo supporto significa moltissimo per me specialmente perché viene da qualcuno che ammiro molto”.