Tennis

Purcell accetta la sentenza dell’ITIA: 18 mesi di squalifica. Le differenze con il caso Sinner

L’australiano Max Purcell ha accettato una sospensione di 18 mesi per chiudere la vicenda di doping che l’ha visto coinvolto
Max Purcell
Max Purcell (Getty Images)

L’australiano Max Purcell dovrà rimanere lontano dai campi di gioco fino al 12 giugno 2026 dopo aver accettato la sentenza dell’ITIA per una squalifica di 18 mesi.

Il commento di Purcell

L’aussie ha rilasciato un comunicato sulla vicenda: “Come annunciato dall’ITIA, ho accettato una sospensione di 18 mesi con la perdita dei miei guadagni nei tornei dal 16 dicembre 2023 al 3 febbraio 2024. Questa vicenda è durata mesi e ha seriamente influenzato la mia qualità di vita. Ho semplicemente collaborato con l’ITIA. Sono felice che sia finita e che finalmente possa voltare pagina. L’ITIA ha riconosciuto che la mia infusione oltre i 100 ml non era intenzionale. Ho ammesso l’errore commesso e sarò più attento su tutto ciò che riguarda l’integrità dello sport. Chi mi conosce sa che prendo molto seriamente i miei obblighi nella lotta al doping. Questo caso è andato avanti per mesi, condizionando seriamente la mia qualità della vita. Dal non riuscire a dormire e mangiare al rifiutare di essere me stesso, allo sviluppare tic nervosi e ansiosi con cui sto ancora combattendo ogni giorno. Non riuscivo a godermi nulla senza avere il pensiero di quel caso e le infinite possibilità di quale sanzione avrei ricevuto. Sono così contento che sia finita e che posso guardare avanti. Tutte le sostanze dell’infusione sono approvate dalla WADA e non mi hanno dato nessun beneficio nella performance. È avvenuto 11 giorni prima il mio primo match della stagione, dopo che non mi sentivo bene ed ero affaticato per l’allenamento. Potrò tornare in competizione a partire dal 12 giugno 2026. Sono entusiasta di questa sfida e spero che sarete presenti per il mio ritorno. Voglio ringraziare tutti per il sostegno, significa molto per me. Restate sintonizzati per il prossimo capitolo”.

Le differenze rispetto al caso Sinner

Sono molteplici le differenze rispetto al caso Sinner con Purcell che ha ammesso di aver violato l’articolo 2.2 del programma antidoping, ricevendo infusioni endovenose di vitamine per oltre 500 ml il 16 e il 20 dicembre 2023 quando il limite previsto è di 100 ml in un periodo di 12 ore. Non solo, ma dai messaggi che si è scambiato tramite cellulare con un altro tennista è risultato evidente il suo tentativo di nascondere i trattamenti. Le sostanze iniettate non sono vietate, si tratta di vitamine, ma il codice antidoping punisce anche i metodi vietati e questo è uno di quelli. Il numero uno al mondo è, invece, stato contaminato involontariamente con il Clostebol tramite uno spray che si era spruzzato sul dito il suo ex fisioterapista Giacomo Naldi per curarsi una ferita ed è riuscito a portare le prove in breve tempo.