Presentazione Masters 1000 Indian Wells: occasione per Zverev e Alcaraz, l’Italia si aggrappa a Berrettini

L’appuntamento di Indian Wells che apre la stagione tennistica dei Masters 1000 presenta, sfortunatamente, un fatto inedito: per la prima volta, un torneo di questa categoria non vedrà ai nastri di partenza il n. 1 della classifica ATP a causa di una squalifica per doping, accettata da Jannik Sinner dopo l’intesa raggiunta con la WADA per un periodo di sospensione dal 9 febbraio al 4 maggio.
Grossa opportunità per Zverev e Alcaraz
Senza il giocatore che si è aggiudicato gli ultimi tre tornei dello Slam sul cemento, aumentano esponenzialmente le possibilità di vittoria di Alexander Zverev e Carlos Alcaraz che seguono in classifica l’altoatesino; lo spagnolo ha trionfato nel 2023 e nel 2024 in California, ma è apparso piuttosto ondivago in termini di rendimento in avvio di stagione con il flop di Melbourne bissato a Doha, ma in mezzo c’è stato il primo titolo conquistato al coperto a Rotterdam.
Per quanto riguarda il nativo di Amburgo, dopo l’atto conclusivo raggiunto a Melbourne, dove è stato travolto proprio da Sinner in tre set, ci sono stati tre tornei a dir poco deludenti sulla terra rossa di Buenos Aires e Rio de Janeiro, oltre che sul cemento di Acapulco, con appena 200 punti conquistati su 1.250 disponibili.
Da non sottovalutare, poi, un Novak Djokovic a caccia del titolo n. 100 in carriera anche se in Qatar è apparso ancora convalescente dopo l’infortunio rimediato in Australia: di certo, sarebbe intrigante vederlo di fronte a Nick Kyrgios al 2° turno e, poi, nei quarti nella rivincita del match vinto a Melbourne con Alcaraz.
L’Italia punta su Berrettini
Senza il n. 1 al mondo siamo, oggettivamente, spuntati anche perché Lorenzo Musetti è reduce dall’infortunio al polpaccio che l’ha messo k.o. per tre tornei, motivo per cui l’azzurro con più speranze di fare strada a Indian Wells dovrebbe essere Matteo Berrettini, apparso in crescita sia a Doha che a Dubai dove è arrivato tra i migliori otto, uscendo tra mille rimpianti prima con Jack Draper e, poi, con Stefanos Tsitsipas al termine di autentiche battaglie concluse entrambe al set decisivo.