Panichi paragona Sinner a Djokovic: “Uguali su una cosa”. E Nole torna a Madrid

Pochi professionisti possono vantare una conoscenza approfondita sia di Novak Djokovic che di Jannik Sinner, ma uno di questi è, certamente, Marco Panichi il quale dopo aver lavorato a lungo con il serbo è ora alle dipendenze del campione altoatesino.
Panichi mette a confronto Sinner e Djokovic
Intervenuto al Podcast Tressessanta condotto da Virginia Gambardella, il romano classe 1964 vede un punto in comune tra i due campionissimi: “Novak era uno che viveva di tennis per 24 ore al giorno. Jannik è la stessa cosa anche se in maniera differente: Sinner è uno che vive per il tennis, è competitivo anche negli allenamenti e si diverte così. I grandi campioni sono tutti così: sono persone che si divertono facendo quello che gli piace; poi naturalmente dipende dai momenti, ma dietro c’è sempre il piacere di competere. Djokovic fa della sua voglia di competere un punto di forza. Nole, metaforicamente, ha bisogno di un nemico contro cui combattere, che si tratti del pubblico o dell’avversario in campo, ha bisogno di questa carica energetica. In passato, quando lo vedevamo eccessivamente calmo, cercavamo di farlo arrabbiare: era un metodo che serviva a gasarlo durante le partite. Per altri giocatori, invece, a volte può accadere l’esatto contrario”.
Nole torna a Madrid
Nel frattempo, dopo tre anni di assenza, il 24 volte vincitore di Slam tornerà a disputare il Masters 1000 di Madrid come annunciato dagli organizzatori del torneo iberico: l’ultima partecipazione di Nole risale al 2022 quando venne sconfitto in semifinale da Carlos Alcaraz al termine di una battaglia epica, conclusa sul punteggio di 6-7 (5-7) 7-5 7-6 (7-5) in favore del beniamino di casa.