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Panatta si sbilancia: “Vedremo il miglior Sinner a Roma”. Roddick convinto: “Il torneo giusto per il rientro”

Due campioni del passato, Adriano Panatta e Andy Roddick, sono ottimisti sul rendimento di Jannik Sinner al ritorno in campo al Foro Italico
Adriano Panatta
Adriano Panatta (Getty Images)

Con ogni probabilità, Jannik Sinner sarà ancora il n. 1 della classifica ATP quando avrà finito di scontare la squalifica di tre mesi concordata con la WADA dal 9 febbraio al 4 maggio, motivo per cui l’attenzione degli addetti ai lavori si sposta verso gli Internazionali d’Italia e sul rendimento che potrà avere il nativo di San Candido dopo un lungo stop: di particolare interesse le previsioni di due grandi campioni del passato come Adriano Panatta, intervistato dal Corriere della Sera, e Andy Roddick che ne ha parlato a SuperTennis.

Adriano Panatta

Logicamente questo stop non è piaciuto a nessuno, io l’ho trovata una cosa molto ingiusta e l’ho detto anche ufficialmente, però credo che lui ora lo stia vivendo bene. Credo che Jannik stia sfruttando questo periodo di stop obbligato nel miglior modo possibile, per allenarsi al massimo sulla terra battuta e rientrare al meglio. I primi impegni di Sinner al rientro saranno sulla terra al Masters 1000 del Foro Italico, poi sarà il momento del torneo Slam a Parigi. Credo che ci terrà a farsi trovare pronto sul rosso, senza dimenticare che a Roma farà il pieno d’affetto e sarà molto importante dopo quello che ha passato in questo periodo. Sul finire dell’anno, a novembre, ci saranno le ATP Finals e la Final Eight di Coppa Davis in Italia a Bologna: anche lì penso che il pubblico italiano gli farà sentire quanto gli vuole bene”.

Andy Roddick

Sinner tornerà al Foro Italico e il pubblico di casa a Roma impazzirà. Con il supporto e la fama di cui gode in Italia, non sono sicuro che ci sarebbe potuto essere un posto migliore per lui al momento del ritorno. Ha giocato bene a Torino e ha vinto le finali ATP lì, ma non ha giocato a Roma l’anno scorso per cui non hanno visto Jannik da quando è diventato il miglior giocatore del mondo. Non mi preoccupa che il chiacchiericcio sul suo ritorno possa influenzarlo perché ci convive dagli US Open 2024 e in quel periodo ha vinto due Major. Penso che abbia ancora il rispetto delle persone nello spogliatoio, anche se non sono d’accordo con la natura confusa dei protocolli antidoping”.