Tennis

Masters 1000 Montecarlo, Zverev trema già: “Sinner tornerà forte come prima. Io ho paura…”

Alla vigilia del Masters 1000 di Montecarlo, Alexander Zverev parla anche di Jannik Sinner e del suo imminente rientro in campo
Il tennista Alexander Zverev
Alexander Zverev (Getty Images)

In una intervista rilasciata a “La Repubblica”, Alexander Zverev conferma le difficoltà incontrate dopo la sconfitta con Jannik Sinner nella finale di Melbourne: “Dopo Melbourne, mi sono portato il peso della delusione in America Latina. Avrei voluto riposare, ma gli affari sono affari: il tennis è il mio lavoro, gli appuntamenti erano programmati da tempo e non potevo tirarmi indietro. Ma ora che ho avuto modo di rientrare a Montecarlo, dormire di nuovo nel mio letto oltre a riuscire a trascorrere momenti importanti con la mia famiglia e la mia bambina, che è la cosa più bella che ho, mi sento fresco e pronto, finalmente, per ripartire”.

Zverev crede che Sinner non risentirà dello stop forzato

Inevitabile parlare, poi, del nativo di San Candido: “Che Sinner vedremo fra un mese? Più forte di prima credo sia impossibile: ha cominciato la stagione come l’aveva chiusa, da numero 1. Tre mesi di stop, non per infortunio, attenzione, sono tutto sommato pochi: ha potuto ricaricare le pile e si è allenato nei dettagli, perfezionando colpi e movimenti. Gli basterà pochissimo per tornare al livello di Melbourne. Gli Internazionali d’Italia? Roma è l’Europa. L’architettura, la storia, le bellezze naturali. Poi, la passione del pubblico: per il tennis, e per lo sport in generale. Sono stato il più giovane tennista di questo secolo, dopo Nadal, a vincere gli Internazionali, ce l’ho fatta di nuovo nel 2024. Resto concentrato soprattutto sul Roland Garros, ma Roma è uno dei miei obiettivi della stagione e confesso di non vedere l’ora di sfidare nuovamente Sinner: speriamo a Roma e in finale“.

La paura di Sascha

In ultimo, il n. 2 al mondo confida cosa gli fa veramente paura: “Paura di essere l’eterno secondo e non vincere mai uno Slam? L’unica mia paura è quella per i ragni. Siamo in quattro, sullo stesso piano. Il fatto è che lo scorso anno è stato un po’, come dire, strano: nella seconda parte ho giocato in maniera orribile, Alcaraz ha avuto degli alti e bassi mentre Jannik è stato costante: ma siamo lì, insieme a Djokovic. Basta poco per cambiare gli equilibri”.