Tennis

Masters 1000 Montecarlo, Berrettini ci crede: “Posso battere Zverev, ma il gomito…”

Matteo Berrettini è fiducioso in vista della super sfida con Alexander Zverev in programma martedì a Montecarlo
Il tennista Matteo Berrettini
Matteo Berrettini (Getty Images)

La stagione sulla terra rossa è iniziata in modo positivo per Matteo Berrettini, vittorioso ai danni dell’argentino Mariano Navone con un duplice 6-4 nel 1° turno del Masters 1000 di Montecarlo.

Berrettini sogna il colpaccio con Zverev

In conferenza stampa, è inevitabile parlare del duello di 2° turno contro il n. 1 del seeding, Alexander Zverev, che si disputerà martedì 8 aprile alle ore 14:00: “È un giocatore con caratteristiche diverse dalle mie, ma non è uno che fa serve and volley. La sua comfort zone è dal fondo e giocare da lì. Sarà una partita diversa ma ho tanta voglia di fare bene. Con lui ho sia bei ricordi che brutti ricordi, ma ho tanto orgoglio, felicità di stare qui e pensare di poterlo battere. Entrerò con la voglia di fare bene e portarmi qualche bel ricordo. I precedenti? (NdR 4-2 per Zverev, ma Berrettini si è aggiudicato l’ultimo duello sull’erba di Wimbledon nel 2023) Contano. So che posso farlo di nuovo, ma anche i miei risultati nelle vittorie sono sempre stati durissimi. Sarà una battaglia, ma mi alleno per queste partite qui. Per lui sarà il primo match: ci sono le condizioni buone per provare a fare il colpaccio”.

Il fastidio al gomito

Il romano confessa, però, di avere un piccolo problema fisico anche se non vuole parlarne troppo: “Mi dà un po’ fastidio il gomito, con la fascia al braccio proviamo a contenere il dolore. La mia sensazione è che sono ormai competitivo un po’ ovunque, ma essere cresciuto sulla terra mi dà una mano e mi piace. Mi piacciono le città dove si gioca sulla terra. Montecarlo, Parigi, Roma, Madrid: sono tutte città e posti in cui mi piace giocare e tutti i tornei che ho vinto hanno la caratteristica di essere terra in altura per cui si sposano bene con le mia caratteristiche. Sull’erba io mi sono espresso meglio ma ci sono meno specialisti, sulla terra ce ne sono di più e, quindi, si crea quel divario. Comunque in tutta la mia carriera ho fatto punti su tutte le superfici“.