Masters 1000 Miami, la critica di Monfils: “Avevamo l’acqua sotto i piedi”

La tanta pioggia caduta martedì su Miami ha creato un grosso problema sul campo centrale, costruito sopra quello in erba sintetica dove giocano i Miami Dolphins della NFL: sotto la superficie in cemento si era, infatti, accumulata l’acqua sull’erba e asciugare il campo si è rivelato a dir poco problematico come sottolineato all’Equipe da Gael Monfils dopo il match perso negli ottavi con Sebastian Korda: “Quando camminavamo, c’era l’acqua che risaliva, si vedeva la traccia della suola. Non si vedeva dalle tribune, ovviamente, ma ho chiesto se erano sicuri che fosse tutto a posto. Loro stessi mi hanno detto che era bagnato e pericoloso. Ecco perché testavamo camminando. Anche prima di tornare in campo, lo sapevano. Io aspettavo, non mi dava fastidio riprendere se il campo era praticabile”.
I motivi della sconfitta con Korda
Il 38enne parigino spiega, poi, perché non sia riuscito a recuperare il break di svantaggio nel set decisivo: “Per me è stata dura perché abbiamo ripreso dopo il cambio di palline e lui ha servito molto bene: ha messo cinque prime di fila, poi una grande seconda. Lui ha gestito molto bene la ripartenza del match”.
I programmi futuri di Monfils
In ultimo, il marito di Elina Svitolina parla dei prossimi appuntamenti a cui prenderà parte: “Tornerò a casa e, se tutto va bene, riprenderò all’UTS a Nimes (NdR un torneo di esibizione organizzato da Patrick Mouratoglou), e poi a Montecarlo. Per i prossimi giorni, non ho, invece, la minima idea di quello che farò: di certo, mi consulterò con il mio allenatore”.