Masters 1000 Miami, Fils infierisce su Zverev: “Pensavo fosse finita”. La dedica a Monfils

Successo più importante della carriera per Arthur Fils negli ottavi di Indian Wells contro il n. 2 al mondo, Alexander Zverev, battuto con il punteggio di 3-6 6-3 6-4 in due ore esatte di gioco.
Fils non credeva più alla rimonta
In conferenza stampa, il 20enne transalpino è a dir poco incredulo: “Nel terzo set, pensavo che fosse finita. Ero sotto 3-1, serviva davvero bene. Ma mi sono detto: “Non innervosirti, cerca di farlo giocare il più possibile e combatti. Se riesci a rompere il servizio, è una buona cosa ed è quello che è successo”. Medvedev e Zverev sono due giocatori diversi, ma hanno comunque dei punti in comune. Contro questo tipo di giocatori, se gioco al loro ritmo, probabilmente saranno migliori di me perché in quei casi giocano davvero molto bene. A Indian Wells ho dovuto variare tantissimo, ma quello che ho imparato da quella sconfitta in California con Medvedev è stata la gestione delle emozioni perché lì ero troppo nervoso. Avevo perso molta energia incitandomi. Oggi ero molto più calmo in campo, sentivo di avere ancora energia, mi sentivo bene in campo”.
L’omaggio a Monfils
In ultimo, il francese ha rivelato di sentirsi ispirato da Gael Monfils: “Con Gael ho un ottimo rapporto, quando ci vediamo mi trovo sempre molto bene con lui: è un gran bella persona, oltre che un tennista eccezionale. Mi ha aiutato tantissimo sia sul campo da tennis sia con alcuni consigli che custodisco gelosamente anche fuori dal tennis nel comportarmi in un certo modo: l’ho sempre ammirato! Può giocare tranquillamente ancora 2-3 anni”.