Masters 1000 Indian Wells, Zverev fa mea culpa: “Deluso dal mio tennis”. Griekspoor infierisce: “Ero infortunato”

La sconfitta all’esordio con Tallon Griekspoor nel Masters 1000 di Indian Wells ha allontanato Alexander Zverev dal sogno di raggiungere il 1° posto nel ranking mondiale: nonostante la squalifica di tre mesi che sta, attualmente, scontando Jannik Sinner, l’azzurro è già sicuro di rimanere in vetta alla graduatoria fino a domenica 4 maggio.
La delusione di Zverev
Nella conferenza stampa, il tedesco è estremamente sincero e non cerca scuse dopo aver reso merito all’avversario: “Vado sempre in difficoltà contro di lui, è un giocatore complicato da affrontare per me. Ha giocato una ottima partita, non ci sono dubbi. Devo guardarmi un po’ dentro, non sono vicino a dove vorrei essere. Sono deluso del modo in cui sto giocando, credo di aver servito piuttosto male nelle ultime settimane: la mia seconda di servizio è buona, ma la prima è terribile. Da fondo campo non sto giocando benissimo, mi alleno molto, tuttavia le cose non funzionano al momento. All’inizio della squalifica di Sinner c’era l’opportunità di diventare numero uno, ora meno perché sto giocando malissimo: devo ritrovare il mio tennis prima di pensarci perché per diventare il numero uno del mondo devi vincere tornei e io, per il momento, non sono andato oltre il primo o il secondo turno. È ancora presente la delusione per aver perso la finale degli Australian Open? Non lo so, forse un pochino. Potrei sedermi qui e trovare delle scuse, ma rimane il fatto che non sto giocando un buon tennis in questo momento: è semplice”.
Griekspoor era infortunato prima di scendere in campo
Grande gioia, ovviamente, per l’olandese che rivela un particolare curioso in conferenza stampa: “Avevo problemi alla caviglia dal primo match a Indian Wells e non sapevo come sarebbe andata oggi per cui sono incredibilmente orgoglioso di me per questa prestazione e per essere riuscito a superare la linea del traguardo. È stata una questione di mentalità: avevo perso cinque volte di fila con lui e mi sono sentito con il cuore spezzato al Roland Garros quando avevo un doppio break di vantaggio nel quinto set; in passato avevo giocato tante battaglie contro di lui in cui avevo avuto le mie occasioni, ma alla fine aveva sempre vinto Sascha”.