Masters 1000 Indian Wells: no Sinner, no party

Ora che sono usciti anche Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego dal torneo di doppio per mano degli specialisti Marcelo Arevalo e Mate Pavic, è possibile stilare il bilancio della partecipazione italiana al Masters 1000 di Indian Wells, inevitabilmente condizionato dall’assenza per squalifica del numero uno al mondo Jannik Sinner.
Senza Sinner difficile essere protagonisti
Il primo Slam della stagione tennistica si è concluso a Melbourne domenica 26 gennaio con il trionfo del nativo di San Candido al termine di un percorso trionfale che l’ha visto ribadire la sua superiorità sul cemento dove si è aggiudicato gli ultimi tre Slam disputati.
Proprio su questa superficie va in scena il torneo californiano in cui i giocatori azzurri sono tutti usciti addirittura prima degli ottavi nel singolare maschile con tre soli nostri connazionali capaci di arrivare al 3° turno: Matteo Berrettini sconfitto seccamente da Stefanos Tsitsipas e Matteo Arnaldi messo k.o. in modo altrettanto netto da Brandon Nakashima, mentre l’unico italiano arrivato vicino al successo è stato Lorenzo Musetti che ha sprecato un match-point sul 6-3 6-5 con il francese Arthur Fils prima di arrendersi in tre set.
Si dice spesso che tutti sono importanti, ma nessuno sia insostituibile, tuttavia la sospensione di tre mesi dal 9 febbraio al 4 maggio concordata dal campione altoatesino con la WADA per chiudere definitivamente il caso Clostebol ha, già, iniziato a farsi sentire nel primo Masters 1000 della stagione e non sarà, quindi, scontato vedere un nostro connazionale protagonista nei tre appuntamenti (Miami, Montecarlo e Madrid) più prestigiosi che ci separano dal rientro in campo di Sinner agli Internazionali d’Italia a Roma in programma dal 7 al 18 maggio.
Le speranze azzurre saranno affidate principalmente a Berrettini e Musetti con quest’ultimo atteso soprattutto sull’amata terra rossa dove ha conquistato la medaglia di bronzo alle ultime Olimpiadi di Parigi: tra Montecarlo e Madrid è, quindi, lecito aspettarsi l’acuto del toscano con il romano chiamato, invece, a dare segnali di vita a Miami dove, se possibile, si sentirà ancor di più la mancanza del n. 1 al mondo, vincitore dell’ultima edizione in finale su Grigor Dimitrov.