Tennis

Masters 1000 Indian Wells, Medvedev controcorrente: “I campi sembrano più lenti”

Nonostante il cambio di superficie deciso dagli organizzatori di Indian Wells per rendere i campi più veloci, Daniil Medvedev è scettico
Daniil Medvedev
Daniil Medvedev (Getty Images)

Dopo il giudizio negativo di Carlos Alcaraz sulla decisione degli organizzatori del Masters 1000 di Indian Wells di cambiare superficie di gioco dopo ben 25 anni, rendendola più veloce, Daniil Medvedev sorprende come al solito in conferenza stampa: “Ho giocato per due giorni sulla nuova superficie e sarò onesto: anche se i campi mi piacciono come sono ora, mi sembrano essere più lenti dell’anno scorso”.

L’aneddoto di Medvedev

A conferma di quanto appena dichiarato, il russo confida un particolare curioso ai giornalisti: “Dalla mia mano è caduta la racchetta, giuro non l’ho lanciata (NdR ride) e il grip è stato completamente strappato per quanto è ruvida e lenta la superficie del campo”.

Il carattere del russo e i risultati deludenti

In vena di confidenze, il moscovita rivela le proprie sensazioni: “In campo a volte dico cose che non penso realmente a causa dell’adrenalina, mentre in conferenza stampa dico quello che penso. Mi infastidisce non ottenere più i risultati a cui ero abituato, però il mio livello sta migliorando: quest’anno ho avuto tre partite in cui mi sono sentito vicino al livello di un tempo, ma non sono ugualmente riuscito a vincere. Una volta questo torneo non mi piaceva e avevo pure preso la mononucleosi, ma ora lo adoro: vivo in una casa, giochiamo a biliardo durante le sere e cuciniamo, mentre i primi anni stavo in hotel e mi annoiavo”.