Tennis

Masters 1000 Indian Wells, Draper incredulo: “Onorato che Alcaraz fosse nervoso per me”. E su Berrettini…

Prima finale in un 1000 per Jack Draper che entrerà, inoltre, tra i primi 10 in classifica a partire da lunedì 17 marzo
Jack Draper
Jack Draper (Getty Images)

Vittoria più importante della carriera contro Carlos Alcaraz a Indian Wells per Jack Draper che, in un colpo solo, taglia due traguardi prestigiosi: prima finale in un Masters 1000 e ingresso nella top ten del ranking mondiale.

Draper è orgoglioso del fatto che Alcaraz fosse nervoso per causa sua

In conferenza stampa, il mancino britannico rivela le proprie sensazioni dopo il grande exploit: “All’inizio della partita l’ho visto con poca energia e commettere molti errori: è stato pazzesco e lo considero un complimento il fatto che fosse nervoso per me. Sapevo che se avessi vinto oggi sarei entrato nella top 10 e giocare contro Carlitos qui ti fa provare alcune sensazioni: dopo il 1° set la mia energia era crollata e le mie gambe avevano smesso di funzionare. Questo genere di esperienze sono nuove per me e quando sono andato negli spogliatoi al termine del secondo parziale, mi sono guardato allo specchio e mi sono detto che dovevo rimettermi in sesto, che non c’era tempo per essere stanchi o pensare di stare male, che c’era ancora molto da giocare e che anche lui stava soffrendo”.

I dubbi prima di scendere in campo

Il nativo di Sutton rivela, poi, che non si sentiva convinto di poter battere Alcaraz prima dell’inizio del match: “Avevo anch’io dei dubbi prima della partita: ho sempre paura di perdere contro uno di questi giocatori e sono sicuro che molti tennisti scendono in campo pensando di non poter battere questi campioni. Ho guardato giocare Carlos per tutta la settimana e ho pensato che stesse giocando in modo straordinario, speravo almeno di poterlo mettere in difficoltà, ma non ne ero convinto”.

La finale con Rune

Inevitabile pensare, poi, alla finale con Holger Rune in programma domenica 17 marzo alle ore 22:00 italiane: “Questo era il mio obiettivo alla fine dell’anno scorso: trovare continuità e arrivare al punto in cui avrei potuto affrontare i migliori al mondo nei tornei più importanti. La mia testa è già concentrata sulle cose che devo fare per avere una possibilità di vincere il titolo”.

Il momento della svolta

In ultimo, Draper rivela quale è stata la partita che gli ha cambiato la carriera: “La finale vinta con Matteo Berrettini sull’erba di Stoccarda nel 2024 è stata fondamentale perché mi ha fatto capire che potevo tagliare grandi traguardi e, da quel momento, i miei risultati sono migliorati in modo netto: la semifinale raggiunta, poi, agli US Open credo che nasca proprio da quel risultato”.