Tennis

Masters 1000 Indian Wells, Djokovic prova a giustificarsi: “Campo terribile”. Poi le parole che sanno di resa

Grande amarezza per Novak Djokovic che sperava in un altro risultato a Indian Wells
Novak Djokovic
Novak Djokovic (Getty Images)

Le parole bellicose alla vigilia del torneo sono state spazzate via da una prestazione imbarazzante da parte di Novak Djokovic, sconfitto all’esordio da Botic van de Zandschulp nel Masters 1000 di Indian Wells con il punteggio di 6-2 3-6 6-1.

L’accusa di Djokovic contro il campo centrale

Innanzi tutto, il 24 volte vincitore di Slam se la prende con le condizioni del campo centrale del torneo californiano, paventando anche un possibile problema fisico: “La differenza tra il campo centrale e gli altri campi è immensa. Ho faticato molto sotto questo punto di vista perché la palla rimbalza molto alta e non riuscivo a trovare il ritmo: lui è stato bravo ad adattarsi e gli faccio i complimenti, ma a me sembrava di giocare sulla terra battuta. Problemi fisici? Succede sempre qualcosa, ma non ne voglio parlare”.

Terza sconfitta in fila

Nole è, però, consapevole che il suo rendimento è stato scadente, senza dimenticare che con questo k.o. sono tre in fila dopo il ritiro di Melbourne e la sconfitta con Matteo Berrettini a Doha: “Non ci sono scuse per una prestazione così scadente. Non provi belle sensazioni quando giochi così in campo, non mi capitava spesso di perdere nei primi turni in passato ed è difficile apprezzare qualsiasi cosa ora. Sono deluso per aver perso, ma ovviamente analizzando le cose in prospettiva ho avuto una carriera incredibile. Anche per questo ho grandi aspettative su me stesso. Le cose sono cambiate negli ultimi due anni e fatico a giocare al livello che desidero, magari faccio un torneo buono e poi prestazioni come queste: nessuno può prepararti ad affrontare momenti così, devi solo viverli e cercare di affrontarli nel miglior modo possibile. È davvero una sfida, una lotta per me, ma sono quello che sono grazie a questo sport. Ho dedicato gran parte della mia vita al tennis fin da quando ero molto giovane. Cerco di dare il meglio anche fuori dal campo quando ricopro altri ruoli, tuttavia questo è quello che so fare meglio nella mia vita: quello che mi ha dato questo sport è chiaro e ne sono estremamente grato. In questo momento, però, è difficile riflettere e apprezzare le cose positive”.