L’umiltà di Sinner: “Non mi sento più grande del tennis in Italia”
Nonostante i molteplici successi di una stagione straordinaria, Jannik Sinner continua a tenere i piedi per terra al media day di Torino in vista dell’inizio delle ATP Finals: “Non mi sento più grande del tennis stesso in Italia; da quando abbiamo vinto la Coppa Davis il tennis è cresciuto davvero molto in Italia e io ho fatto ottimi risultati, ma non bisogna dimenticare quelli ottenuti prima di me da Fognini, Berrettini e Musetti così come Arnaldi e Cobolli: l’obiettivo è di far crescere uno sport che per me è molto bello”.
La rivalità con Alcaraz
Il nativo di San Candido ha, poi, parlato del rapporto con il suo avversario n. 1 in campo: “Siamo ancora troppo giovani per parlare di una rivalità, abbiamo vinto due Slam a testa quest’anno, ma abbiamo ancora molta strada davanti a noi per cui è troppo presto per definire la nostra una rivalità”.
La concomitanza tra Sinner-De Minaur e Inter-Napoli
L’azzurro riflette anche sul dualismo tennis-calcio: “Non deve essere una rivalità, ma una cosa bella in cui ognuno di noi sceglie cosa gli piace: superare il calcio è impossibile, però diciamo che qualche bambino che inizia a giocare a tennis è sempre bello da vedere per noi tennisti”.
Il caso doping ancora aperto
In ultimo, subentra un po’ di tristezza quando l’altoatesino è chiamato ad affrontare il caso doping: “Non abbiamo avuto ancora notizie, so cosa mi aspetta perché ci sono già passato: non è certamente una cosa piacevole, ma la affronteremo come sempre”.