L’iniziativa di Djokovic in favore dei tennisti ‘poveri’ accusati di doping: Sinner e Swiatek nel mirino?
La PTPA di Novak Djokovic, associazione che rappresenta i giocatori di tennis, ha annunciato il lancio del programma ‘Athlete Counsel & Equity‘ (ACE) con lo scopo di fornire ai tennisti professionisti un supporto a livello legale a coloro che dovranno affrontare complesse sfide legate a questioni relative all’antidoping e all’anticorruzione; i prestigiosi studi legali King & Spalding LLP e Weil, Gotshal & Manges LLP hanno, già, aderito all’iniziativa.
Moore ispira Djokovic
L’iniziativa è stata ispirata dall’esperienza di Tara Moore, giocatrice che è stata scagionata dalla Corte arbitrale dello sport per una violazione antidoping nel dicembre 2023 dopo una battaglia durata ben 19 mesi con una eterna sospensione provvisoria; le parole della tennista britannica: “Tutti i giocatori hanno diritto al giusto processo: vincoli finanziari o mancanza di risorse non dovrebbero mai ostacolare i loro diritti. La lotta per dimostrare la mia innocenza mi ha lasciato con centinaia di migliaia di dollari di debiti e una enorme sofferenza emotiva. La mia speranza è che il programma ACE e questi incredibili team legali garantiscano che nessun giocatore debba affrontare queste sfide da solo“.
Il comunicato online diffuso dalla PTPA
“Il programma ACE della PTPA è il primo del suo genere nel tennis e garantisce pari accesso a competenze legali di alto livello, indipendentemente dalla situazione finanziaria e dalle risorse personali del giocatore. Cercheremo quindi di aiutare ‘a costo zero’ chi ne ha bisogno, con l’obiettivo di ritrovare equità e affinché tutti possano difendersi nel modo più equo possibile”.
La sensazione è che quest’ultima frase sia un riferimento non troppo velato ai casi di doping riguardanti Jannik Sinner e Iga Swiatek.