L’avvocato di Sinner lancia l’allarme: “La Wada crede alla negligenza”
Come Jannik Sinner, anche l’avvocato che l’ha assistito durante la prima inchiesta si è detto sorpreso del ricorso da parte della Wada nell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport: “Sono rimasto sorpreso perché eravamo convinti che l’esperienza dei tre specialisti dello Sport Resolution Panel e i loro giudizi circostanziati avrebbero convinto tutte le parti della correttezza della questione”.
La Wada è convinta della negligenza di Sinner
Secondo Jamie Singer, il motivo principale che ha spinto la Wada a presentare il ricorso è legato alla negligenza dello staff di Sinner: “La Wada ritiene che Sinner sia in qualche modo responsabile per le azioni del suo team e chiede, pertanto, che venga punito. La squalifica di 1-2 anni è la pena che chiedono per quella che loro considerano negligenza. Tutti siamo consapevoli che la Wada ha il pieno diritto di appellarsi, però riteniamo che il ricorso non fosse davvero necessario”.