L’allenatore di Raducanu rivela: “Lo stalker ha cercato di abbracciare Emma”
Un episodio preoccupante è accaduto questa settimana a Dubai durante il match tra Emma Raducanu e Karolina Muchova: nel corso del terzo game del 1° set la britannica si è, infatti, avvicinata alla giudice di sedia ed è scoppiata a piangere, rincuorata sia dall’avversaria che dall’arbitro dell’incontro: il motivo era la presenza in prima fila tra il pubblico di un uomo che aveva, già, creato problemi alla campionessa degli US Open 2021.
La testimonianza dell’allenatore di Raducanu
La britannica era stata perseguitata dallo stalker in più di un torneo precedente a quello di Dubai come svelato dal coach di Emma, Roman Kelecic, al quotidiano Net: “Quest’uomo l’ha seguita a Singapore, ad Abu Dhabi dove ero con lei, poi a Doha e a Dubai dove lo abbiamo notato. All’inizio pensavamo fosse un fan perché Emma è una vera star del tennis con un sacco di tifosi, ma ad un certo punto si è avvicinato fisicamente a lei, ha iniziato a scattare selfie e poi ad abbracciarla”.
Raducanu sarebbe, inoltre, stata avvicinata dall’individuo lunedì in un ristorante di Dubai mentre si trovava sola come dichiarato da Kelecic: “È stato l’unico momento del mese in cui la guardia del corpo e io non eravamo con lei. Quest’uomo valutava la situazione e cercava il momento migliore per avvicinarsi a lei. Aveva una strategia ed era terrificante. Aveva pensato a tutto, pianificato tutto. Abbiamo segnalato questo incidente la sera prima e la mattina del suo incontro. Tre o quattro ore prima che giocasse, la sicurezza del torneo aveva la foto di questo molestatore. Nel primo gioco, vengono giocati due punti ed Emma ci mostra qualcosa: non sapevamo di cosa si trattasse. Perde il primo gioco, corre verso di noi e grida ‘È qui, è qui’. Per me, in quel momento la sicurezza di Emma era più importante del risultato. Dopo la partita, si è sciolta in lacrime”.
