La toccante lettera di Berrettini al tennis: “Sei l’amore della mia vita”
In una commovente lettera postata sui profili social dell’ATP il giorno dopo la nomina ad ambasciatore del fondo sovrano saudita PIF, Matteo Berrettini mette a nudo i propri sentimenti riguardo al tennis: “Sentivo come se fossi l’amore della mia vita, mi hai messo alla prova e continui a farlo, forse è per questo, probabilmente, che mi piaci così tanto“.
Per Berrettini non è stato un amore a prima vista
Il romano parla, poi, degli inizi da bambino: “Caro tennis, ti ho conosciuto grazie alla mia famiglia perché è qualcosa che correva nel nostro sangue e la prima cosa che i miei genitori hanno fatto è stata darmi una racchetta quando avevo tre anni e ricordo che all’inizio non mi piacevi per cui avevo smesso di giocare”.
La ripartenza a otto anni grazie al fratello Jacopo
Dopo cinque anni di stop, il finalista di Wimbledon 2021 rivela chi gli ha fatto cambiare idea: “Sono tornato in campo solamente ad otto anni quando il mio fratello minore Jacopo mi convinse a giocare di nuovo perché sarebbe stato divertente: mio fratello sceglieva sempre Djokovic ed io Federer, giocavamo in casa per ore con i palloncini, con racchette di ogni tipo, solamente per divertirci. Non abbiamo iniziato nel migliore dei modi, ma fortunatamente abbiamo avuto modo di rifarci e ora mi piaci del tutto, da quando sei parte della mia vita“.
Lo shock con Fognini e i tanti infortuni
Il romano ricorda, poi, le tante delusioni: “Nel 2017 a Roma nel mio torneo di casa ho giocato contro Fabio Fognini e mi ha distrutto: mi hai fatto male in quell’occasione, ma allo stesso tempo mi hai fatto sentire emozioni così forti da volerle provare ancora per potermi sentire ancora meglio. Mi hai insegnato le cose in modo duro, a volte, ma è per questo che sono qui, penso che tutte le cose brutte che mi sono successe siano state importanti perché mi hanno portato ad amarti appieno“.
I successi e la speranza per il futuro
L’ultima parte della lettera di Berrettini è dedicata alle cose più belle vissute grazie al tennis: “Ho vinto qualche titolo, raggiunto una finale Slam, giocato le ATP Finals a Londra e Torino. Mi hai insegnato ad essere resiliente, a continuare a lottare, a fidarmi delle persone con cui lavoro: per me non sei solo sport, ma la possibilità di incontrare persone, di farmi nuovi amici, quasi come parenti. Ho avuto la fortuna di incontrare persone che hanno cambiato la mia vita dentro e fuori dal campo; penso di averti imparato a conoscere in tutti questi anni per cui sarà bello vedere cosa ci aspetta in futuro. Con amore, Matteo“.