La regola a sorpresa sull’antidoping introdotta dall’ITIA: “La doccia non è un diritto”

L’ITIA (Agenzia per l’integrità nel tennis) ha ufficializzato l’introduzione di una regola sull’antidoping che ha immediatamente attirato numerose critiche sui social.
Secondo il comunicato dell’ITIA dovrà esserci un accompagnatore a “spiare” i tennisti durante la doccia se non hanno ancora effettuato il controllo antidoping: “L’ITIA e l’ITF hanno lavorato duramente per garantire che le docce dopo le partite possano costituire un ritardo ammissibile per i controlli antidoping, specialmente quando l’assenza di una doccia può avere un effetto negativo sulla salute e il benessere di un giocatore. Tuttavia, fare la doccia non è un diritto. Per questo motivo, l’ITIA chiede gentilmente ai giocatori di fare la doccia rimanendo ben visibili all’accompagnatore che li osserva in ogni momento”.
La doccia dopo l’esame antidoping
Se un giocatore non dovesse sentirsi a proprio agio nell’essere monitorato durante la doccia, il suggerimento è quello di valutare se fare la doccia prima di fornire il campione per il controllo antidoping; in alternativa, il mancato rispetto della visibilità all’accompagnatore sarà preso in modo estremamente serio dall’ITIA.