Tennis

Il no di Sinner a Mattarella, Panatta: “Un errore, io sarei andato”

Pur invitando i tifosi a non crocifiggerlo, Adriano Panatta non è d’accordo con il no di Jannik Sinner al Presidente Mattarella
Adriano Panatta
Adriano Panatta (Getty Images)

L’ormai famoso rifiuto di Jannik Sinner all’incontro presso il Quirinale con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, continua a far discutere e anche ad Adriano Panatta è stato chiesto un parere durante l’ultima puntata della Domenica Sportiva andata in onda su RaiDue.

Per Panatta è stato un errore

Il campione del Roland Garros 1976 sarebbe andato al posto del numero uno al mondo: “Sinceramente io sarei andato. Tuttavia, io credo che questa scelta si motivi anche per una gestione da parte sua e del proprio staff che tende a conservarlo dentro una specie di bolla e in cui ci sono delle priorità come il recupero dagli impegni in Australia. A mio parere è un errore, però questo è accaduto”.

Sinner non va comunque crocifisso

Il romano invita, però, i tifosi a non prendersela con il nativo di San Candido: “Evidentemente, tra le sue priorità ci sono allenamenti, riposo e andare a sciare a Plan de Corones insieme ai bambini piuttosto che andare da Mattarella. Non bisogna comunque dimenticare che pure l’anno scorso la squadra era presente al Quirinale e lui c’era. Non è che ogni volta che si vince si può andare dal Presidente della Repubblica per cui non lo metterei in croce per questo”.