Tennis

Il metodo Cahill funziona per Sinner: ispirato da Federer

Dietro ai tanti successi di Jannik Sinner c’è anche la metodologia di lavoro introdotta da Darren Cahill
Il coach di tennis Darren Cahill
Darren Cahill (Getty Images)

Reduce dal terzo trionfo in un torneo dello Slam, primo italiano a tagliare questo traguardo in singolare, Jannik Sinner ha sempre riconosciuto i meriti di coach Darren Cahill che ha introdotto una metodologia di lavoro lontana da occhi indiscreti come accaduto spesso anche durante l’Australian Open con continui allenamenti indoor, oltre a brevissime riprese concesse agli organizzatori.

Cahill ispirato da Federer

Il tecnico australiano ha preso spunto da una settimana trascorsa qualche anno fa a Dubai con Roger Federer: “Eravamo a Dubai con Roger ed ero stupito di vedere quanto lavorasse duramente con blocchi di quattro, cinque ore. Non ero mai stato a conoscenza di quanto tempo si allenasse lo svizzero perché se lo vedi riscaldarsi prima di una partita sembra che stia per giocare un’esibizione: colpisce semplicemente la palla, muove a malapena i piedi in leggerezza senza neanche sforzarsi”.

Il consiglio di Roger a Darren

In quell’occasione, il 20 volte vincitore di Slam diede un consiglio prezioso a Cahill: “Darren, tutto il lavoro si fa durante la preparazione e quando sono in campo devo solo sentire la palla e sentirmi a mio agio con il tennis che gioco. Il campo è soltanto un semplice palcoscenico, quello che conta è quando ti alleni in uno stadio dove non c’è nessuno che ti guarda ed è lì che devi dare tutto te stesso”.