Tennis

Il dietro le quinte dell’accordo tra Sinner e la WADA

Interessante reportage della BBC che svela i retroscena dell'accordo raggiunto tra Jannik Sinner e la WADA
Jannik Sinner
Jannik Sinner (Getty Images)

Sospeso dal 9 febbraio al 4 maggio, ma con la certezza di arrivare a quota 44 settimane consecutive in vetta alla classifica ATP, praticamente fino al termine del Masters 1000 di Montecarlo: è questa la situazione attuale di Jannik Sinner dopo aver accettato la proposta della WADA per una squalifica di tre mesi.

L’accordo tra l’avvocato di Sinner e la WADA raggiunto velocemente

Secondo la ricostruzione della BBC, Sinner si stava allenando in Qatar per il torneo di Doha, mentre il suo avvocato Jamie Singer trattava con l’avvocato della WADA; l’accordo che è stato raggiunto rapidamente e annunciato sabato 15 febbraio come rivelato dallo stesso Singer: “Tutto è accaduto in modo incredibilmente rapido, nel giro di un paio di giorni è diventato realtà“.

Jannik dubbioso

Uno dei passaggi più difficili è stato convincere Jannik ad accettare l’accordo perché il n. 1 al mondo si è sempre considerato innocente per cui era deciso ad andare fino in fondo; nel momento in cui la WADA ha ammorbidito la propria posizione, riducendo la pretesa a tre mesi, Singer spiega come sia riuscito a convincere l’azzurro: “È stato abbastanza complicato. Come ho fatto? Quando ho detto ‘beh, guarda, forse dovremmo accontentarci di tre mesi’, lui ha risposto ‘beh, perché dovremmo farlo se il primo tribunale indipendente ha stabilito che non si tratta di alcun divieto, perché dovrei accettare tre mesi adesso?’. Io ho risposto: ‘Non si sa mai cosa succederà durante un’udienza, sappiamo che la WADA sta insistendo per un anno, se non accettiamo la loro offerta andranno in tribunale, chiedendo un anno di pena e chissà cosa potrebbero fare quei tre giudici’”.

Il momento giusto per l’intesa

In ultimo, Singer ha rivelato che è stata sfruttata la finestra in cui non c’erano tornei dello Slam per chiudere l’intesa: “Non possiamo ignorare il fatto che non possiamo scegliere quando queste cose accadono. Di conseguenza il fatto che la WADA si sia rivolta a noi e che nei successivi tre mesi non ci fossero tornei del Grande Slam, mi è sembrato che abbia reso la loro offerta ancora più allettante“.