Tennis

Gli ultimi 12 mesi di Sinner senza mezze misure: tante gioie, ma altrettanti dolori

La vita di Jannik Sinner è profondamente cambiata nell’ultimo anno
Jannik Sinner
Jannik Sinner (Getty Images)

Ci sono state tante gioie, ma anche numerosi dolori nell’ultimo anno di vita di Jannik Sinner che entra, oggi, nell’ultima settimana in cui avrà restrizioni sugli allenamenti a causa dell’accordo concluso con la WADA per una sospensione dai tornei dal 9 febbraio al 4 maggio: la buona notizia è che, almeno dal 13 aprile, l’azzurro potrà allenarsi dove vuole e con chi vuole.

Le gioie di Sinner

All’interno del rettangolo di gioco sono state pressoché infinite con la conquista della prima posizione nella classifica ATP al termine dell’ultimo Roland Garros, i due Slam messi in bacheca a New York e Melbourne, la prima vittoria alle ATP Finals, la seconda Coppa Davis e, non ultimo, l’affetto di tutti i tifosi italiani che non hanno smesso di sostenerlo neanche quando il celeberrimo caso Clostebol è venuto alla luce nello scorso mese di agosto.

I dolori di Jannik

Su tutti la perdita dell’adorata zia Margith che tanto vicina è stata al nativo di San Candido durante l’infanzia e, in seconda posizione, non può che esserci il caso di doping iniziato più o meno proprio un anno fa; la consolazione per Jannik è che potrà, finalmente, gettarsi alle spalle il famigerato caso Clostebol il prossimo 4 maggio quando scadrà la squalifica concordata con la WADA; anche se molto riservato, la storia d’amore ormai conclusa con la tennista Anna Kalinskaya va quasi certamente sul podio dei momenti più brutti vissuti dal n. 1 al mondo negli ultimi dodici mesi.