Ferrero: “Soddisfatto della stagione di Alcaraz anche perché Sinner è un ‘animale’!”
Intervistato dalla testata spagnola Punto de Break, l’allenatore di Carlos Alcaraz, Juan Carlos Ferrero, parla innanzi tutto della preparazione dello spagnolo per il sempre più imminente Australian Open: “Sta andando bene e Carlos è arrivato con grande entusiasmo, credo che le esibizioni negli Usa lo abbiano stimolato. Abbiamo svolto lavoro fisico, poi sul campo con allenamenti sempre più intensi e stiamo cercando di cambiare qualcosa nel servizio in modo che abbia un po’ più di ritmo, oltre ad essere fluido. Stiamo lavorando anche sui colpi perché in certe situazioni deve essere più ‘killer’”.
Il bilancio del 2024 per Ferrero
L’ex numero uno al mondo valuta, ovviamente, in modo più che positivo la stagione del suo pupillo: “L’anno in cui vinci uno Slam è sempre un grande anno e se ne hai vinti due è magnifico oltre che impressionante. Vincere, poi, un Masters 1000 come Indian Wells o un ATP 500 come Pechino rafforza ancor di più la stagione”.
La preoccupazione Sinner
Impossibile non dedicare un pensiero al rivale n. 1 dell’iberico: “Il problema è che c’è, ovviamente, l’altro ‘animale’ che ha vinto tutto quello che ha vinto”.
Dove Alcaraz può ancora migliorare
In ultimo, Ferrero vede dei margini di miglioramento per il terzo giocatore della classifica ATP: “Le cose si possono sempre migliorare e Carlos è consapevole dei suoi difetti, lo vedo diventare ogni giorno più maturo quando si tratta di essere un professionista e fare le cose con la testa. Mi piace come si sta avvicinando all’Australia, lo vedo molto concentrato sulle cose che vuole migliorare o su quelle che non sono andate così bene quest’anno. Sa che deve migliorare sugli alti e bassi durante una partita perché è una cosa mentale e non tennistica. Deve valorizzare le sue capacità e migliorare i difetti. Ovviamente, quegli alti e bassi che soffre in campo sono uno dei difetti più grandi, ma molte volte hanno a che fare con quanto sei fresco o motivato, ecco perché vogliamo assicurarci che arrivi motivato ad ogni torneo e che giochi il suo miglior tennis ogni settimana“.