Coppa Davis, Binaghi non è superstizioso: “A Malaga da favoriti”
Grande soddisfazione per il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, intervenuto ai microfoni di SuperTennis dopo la settimana bolognese: “Non si vede fine a questo filotto iniziato a Cincinnati con Jannik Sinner, poi a Winston-Salem con Lorenzo Sonego e poi gli US Open sempre con Jannik. Qui a Bologna siamo arrivati dovendo tenere fuori Jannik e Lorenzo Musetti, a riposo perché eccessivamente stanchi. Tre match su tre vinti con avversari forti, incontri difficili e grande spettacolo per il pubblico: finiamo più forti di come siamo arrivati a Bologna”.
I complimenti di Binaghi a Berrettini e compagni
Il 64enne cagliaritano si è, poi, soffermato sulla prestazione di ogni tennista: “Abbiamo avuto l’opportunità di vedere confermato un leader, un autentico trascinatore come Matteo Berrettini, poi c’è stata la conferma di Matteo Arnaldi e l’esordio di Flavio Cobolli che ha vinto un match importantissimo da sfavorito contro l’Olanda. Il doppio ha fatto il suo e Jannik è anche venuto a fare il tifo: meglio di così penso non possa andare: hanno abituato male tutti quanti”.
Bando alla superstizione
In ultimo, Binaghi ha parlato delle chance dell’Italia di bissare il trionfo di un anno fa a Malaga: “Come squadra, siamo i più forti al mondo, partiamo da favoriti, pur sapendo che la Davis è una brutta bestia. Con questa formula, si rende poca giustizia alle formazioni più forti perché se si giocasse come dovrebbe essere con quattro singolari e un doppio il nostro paese vincerebbe a mani basse”.