Non può che essere al settimo cielo il capitano dell’Olanda, Paul Haarhuis, dopo il successo per 2 a 0 con la Germania: “Siamo un piccolo Paese e per noi è straordinario raggiungere questo traguardo: è più eccezionale per noi essere in finale che per l’Italia vincere il titolo considerato che loro hanno il numero 1 del mondo. Prima di tutto non volevamo perdere per il terzo anno di fila nei quarti. Poi sapevamo che la Germania era alla nostra portata, dopo la grande vittoria sulla Spagna, ma lo stesso avrebbero potuto dire i tedeschi di noi. Era un match alla pari, si è giocato sui dettagli e alla fine abbiamo vinto perché abbiamo avuto cuore e coraggio”.

Il format piace a Haarhuis

Il tecnico dei tulipani ha, poi, dichiarato di apprezzare il formato di questa Coppa Davis: “Il format ci piace, ci troviamo a nostro agio, ma negli anni scorsi i miei giocatori impegnati nel singolare non avevano questa esperienza, mentre oggi possono mettere a frutto un bagaglio tecnico importante che negli anni si è evoluto”.

La felicità di Griekspoor, van de Zandschulp e Koolhof

Tallon Griekspoor: “Ho creduto in me stesso e nelle mie possibilità; anche se Struff in certi momenti ha giocato molto bene, sono riuscito a chiuderla. Ho servito in modo efficace, ho gestito bene i momenti importanti e domenica avremo una chance di giocarci il trofeo: incredibile”.

Botic van de Zandschulp: “Avrei potuto rendermi la vita più semplice e chiudere prima, ma sono molto contento di come sia finita. A un certo punto non sapevo più come prendermi quel benedetto ultimo punto: per fortuna in qualche modo ce l’ho fatta”.

Wesley Koolhof: “Arrivare a vivere questo momento è il motivo che mi ha spinto a ritardare ancora un po’ il mio ritiro. Chissà, forse il mio ultimo match l’ho già giocato, ma è meraviglioso trovarmi qui con questo fantastico team”.