Connors su Djokovic: “Lo fischierebbero anche se fosse in terapia intensiva”
Nel suo podcast ‘Advantage Connors’, l’ex campione americano Jimmy Connors ha affrontato il team del ritiro di Novak Djokovic agli Australian Open e i fischi che lo hanno accompagnato alla sua uscita dal campo.
Il giudizio di Connors sull’episodio
L’ex numero uno al mondo ritiene che Nole non debba badare troppo al giudizio delle persone: “Guardo indietro e vedo che negli ultimi anni Novak ha compiuto determinante scelte: si è difeso, ha pensato che fosse così che si dovessero fare le cose e non ha ricevuto l’approvazione di molte persone nel mondo per cui è stato criticato soprattutto per quanto riguarda la storia dei vaccini all’Australian Open 2022. Ci sono persone che, qualunque cosa accada, avranno quella sensazione, che si tratti di gelosia o altro, e sarai sempre fischiato“.
Djokovic fischiato anche in terapia intensiva
Lo statunitense usa, poi, una iperbole per spiegare il proprio punto di vista: “Quando accade qualcosa del genere, vedo che non tutti possono essere gli eroi. Se tutti fossero bravi ragazzi, sarebbe un po’ noioso, un po’ di controversia o un atteggiamento diverso vanno bene: l’importante è non superare certi limiti. Io credo che se Djokovic fosse finito in terapia intensiva dopo la partita l’avrebbero fischiato ugualmente“.