Tennis

Caso Swiatek, Halep fuori di sé: “Due pesi e due misure!”

L’ex numero uno al mondo, Simona Halep, non nasconde la sua rabbia per essere stata trattata diversamente da Swiatek
Simona Halep
Simona Halep (Getty Images)

Non può che essere arrabbiatissima Simona Halep dopo la notizia della squalifica di un solo mese comminata dall’ITIA (International Tennis Integrity Agency) alla numero 2 del ranking mondiale Iga Swiatek per essere risultata positiva alla trimetazidina; squalificata per nove mesi dopo un lunghissimo iter giudiziario, la tennista rumena mette nel mirino l’ITIA in un durissimo post sui social: “Sto seduta e cerco di capire, ma mi è davvero impossibile capire una cosa del genere. Mi alzo e mi chiedo: perché c’è stata una tale differenza di trattamento e giudizio? Non trovo nessuna risposta e non credo ci possa essere una risposta logica. Non può che esserci malafede da parte dell’ITIA, l’organizzazione che ha fatto assolutamente di tutto per distruggermi nonostante le prove. Volevano davvero distruggere gli ultimi anni della mia carriera, volevano qualcosa che non avrei mai immaginato”.

L’anima della Halep è pulita

L’ex numero uno al mondo prosegue: “Ho sempre creduto nel bene, ho sempre creduto nella correttezza di questo sport e ho sempre creduto nella bontà. È stato doloroso, è doloroso e forse l’ingiustizia che mi è stata fatta sarà dolorosa per sempre: com’è possibile che in casi identici avvenuti all’incirca nello stesso periodo ITIA abbia approcci completamente diversi a mio danno? Come posso accettare che la WTA e il consiglio dei giocatori non volessero restituirmi la classifica che meritavo? Ho perso due anni di carriera, ho speso molte notti in cui non riuscivo a dormire, pensieri, ansia, domande senza risposta, ma ho vinto con la giustizia; si è scoperto che era una contaminazione e che il passaporto biologico era una pura invenzione. Almeno ho vinto qualcos’altro, la mia anima è rimasta pulita!

La rabbia di Simona

La Halep conclude, parlando dei propri sentimenti: “Mi sento delusa, mi sento arrabbiata, mi sento frustrata, ma non mi sento cattiva, nemmeno adesso. Sono grata per il sostegno e l’amore incondizionato di chi è stato al mio fianco ogni giorno. Grazie! Tra tutte le cattiverie, ho ricevuto anche amore perché chi mi ha offerto amore in quei momenti è perché mi conosceva per davvero. Forse questa è la vittoria più grande. Come sappiamo bene che ogni mattina il sole sorge per tutti, ma è bene risvegliarsi con un’anima candida e impeccabile. E io sono così: orgogliosa di ciò che sono”.