Tennis

Caso Sinner: Ruud appoggia Jannik, ma Paul e Shelton sono freddi

Tra i tennisti in attività, la maggioranza è quanto meno dubbiosa nei confronti di come sia stato risolto il caso di doping riguardante Sinner
Casper Ruud
Casper Ruud (Getty Images)

L’accordo tra Jannik Sinner e la WADA per una sospensione di tre mesi dal 9 febbraio al 4 maggio continua ad essere argomento di dibattito: impegnati nel torneo ATP 500 di Acapulco, Casper Ruud, Tommy Paul e Ben Shelton hanno espresso pareri a dir poco discordanti.

Casper Ruud

Mi dispiace per Jannik. A mio parere, non ha fatto nulla intenzionalmente. Non è la prima volta che accade di avere accordi amichevoli nel contesto di una condanna per doping, cosa che probabilmente ha sorpreso alcune persone. Quando si guarda al sistema giudiziario, non è raro che ciò accada nel momento in cui qualcuno sta per andare a processo. Ci sono molti altri casi in cui si sono verificati accordi proprio prima di un processo. Nonostante tutto, mi dispiace per Jannik perché non parteciparà a quattro dei nove Masters 1000 quest’anno per qualcosa che non ha fatto intenzionalmente. Spero quindi che vada avanti a testa alta. Personalmente, sono sempre dalla sua parte. Penso che sia una gioia vederlo giocare e spero che i tre mesi passino in fretta per lui. Credo che sia triste anche per il tennis quando il numero 1 al mondo attraversi una prova del genere“.

Tommy Paul

Ha gestito la situazione incredibilmente bene; ha continuato a vincere per tutto il tempo in cui ha affrontato questa vicenda. Ad essere completamente onesto, non so molto sulla questione. Si sente di tutto, quindi non so davvero cosa sia vero e cosa no. Per questo mi è difficile esprimere un commento“.

Ben Shelton

L’indagine è terminata e il caso è chiuso. Sono contento che ora possiamo giocare e andare avanti. I miei pensieri sono i miei pensieri, molte persone vogliono speculare, ma io sono ad Acapulco per giocare a tennis”.