Caso Sinner, Rune: “Io attento e super controllato, ma conta anche la sfortuna”
Protagonista di una stagione al di sotto delle aspettative, chiusa al 13° posto della classifica ATP, alla vigilia dell’esibizione Ultimate Tennis Showdown Holger Rune parla dei controlli antidoping avuti quest’anno: “Prima delle Olimpiadi di Parigi ne ho fatti circa 20 e sono tanti, ma stanno facendo di tutto per mantenere pulito lo sport il che è molto importante; anche dopo i Giochi Olimpici ne ho fatti molti”.
Le precauzioni di Rune
Il danese parla, poi, di come è attento a ogni particolare: “Faccio molta attenzione agli integratori che assumo, come ogni giocatore, e faccio sempre attenzione a quello che mangio e bevo: se lascio un drink da qualche parte non lo raccolgo mai più. Devi proteggerti come puoi per assicurarti di poter fare il possibile per ciò che amo, cioè giocare a tennis ogni giorno senza problemi”.
La componente sfortuna
Lo scandinavo è, però, consapevole che non si può mai essere al 100% al sicuro come dimostrato dal caso riguardante Jannik Sinner: “Può comunque esserci una componente di sfortuna se qualcosa risulta contaminato e si viene trovati positivi. Io eseguo sempre esami del sangue almeno una volta all’anno per vedere di cosa ha più bisogno il mio corpo e in particolare assumo le giuste quantità di vitamina C, importanti per non ammalarsi”.