Tennis

Caso Sinner, Muguruza si iscrive al club di Pellegrini e Williams: “C’è chi ha pagato un prezzo più alto”

La disparità di trattamento nel caso Sinner viene tirata fuori anche dall’ex numero uno al mondo Garbine Muguruza
Jannik Sinner
Jannik Sinner (Getty Images)

Due titoli Slam in bacheca (Roland Garros 2016 e Wimbledon 2017) e la vetta del ranking WTA raggiunta nel settembre 2017, l’ex tennista Garbine Muguruza è certamente una delle giocatrici più forti viste all’interno del rettangolo di gioco negli ultimi dieci anni, motivo per cui le sue dichiarazioni sul caso Clostebol sono destinate a far discutere.

Muguruza come Pellegrini e Williams

Dopo Federica Pellegrini e Serena Williams si aggiunge un’altra voce autorevole a contestare la disparità di trattamento legata alla vicenda del nostro Jannik Sinner, ma anche a quella di Iga Swiatek: “Questi casi di doping sono stati un po’ una sorpresa: è chiaro che non esiste uno schema su come agire. In passato c’è chi ha pagato un prezzo più alto e ora c’è chi dice che dobbiamo cambiare qualcosa”.

Garbine in difesa di Alcaraz

La spagnola ci tiene, invece, a difendere il connazionale Carlos Alcaraz, reduce dalla finale persa a Barcellona e dal forfait a Madrid: “Come possono criticarlo? Sta andando così bene, è così giovane, così bravo. Ha vinto quattro tornei del Grande Slam. Chiunque lo critichi non capisce niente di tennis. Visto quello che sta facendo, non credo che dovremmo criticarlo: è un campione e dobbiamo dargli tempo”.