Caso Sinner, Mouratoglou convinto: “Jannik una vittima, ma…”

L’attuale allenatore di Naomi Osaka ed ex coach della leggendaria Serena Williams, Patrick Mouratoglou, è intervenuto su Instagram, commentando non solo l’accordo tra Jannik Sinner e la WADA, ma l’intera vicenda.
Sinner è innocente
Il famoso tecnico francese si scaglia contro la WADA: “Il caso Sinner è uno scandalo enorme. La questione principale riguarda come l’agenzia antidoping abbia gestito la situazione. È molto improbabile che si sia dopato, prima di tutto, questa è una dichiarazione personale, ma non credo che sia affatto la sua mentalità. In secondo luogo, quando si trovano livelli così bassi di un prodotto vietato in casa di qualcuno, nel 90% dei casi si tratta di contaminazione. Jannik è, quindi, una vittima e per questo lo ritengo innocente“.
Mouratoglou vede, però, un doppio standard
Il transalpino rincara, poi, la dose, prendendosela anche con l’ITIA: “Vogliamo uno sport pulito e non esiste sport pulito se ci sono doppi standard, a seconda dell’identità del giocatore. La questione dovrebbe essere solo se questo giocatore è dopato, sì o no? Quando un giocatore risulta positivo, nel 100% dei casi, sono le agenzie antidoping a rilasciare un comunicato pubblico. Non appena viene rilasciata questa dichiarazione, il giocatore viene sospeso provvisoriamente e non gli è più consentito giocare fino a quando il caso non sarà chiuso e non verrà presa una decisione sulla sua colpevolezza o innocenza. Nel caso di Sinner, l’ITIA ha deciso di insabbiare la cosa, non ha reso pubblico il fatto che fosse risultato positivo, non l’ha reso pubblico, non ha detto nulla, che era stato sospeso, provvisoriamente, come sarebbero stati tutti gli altri giocatori. Esistono quindi chiaramente doppi standard”.