Tennis

Caso Sinner: la WADA pubblica tutti i dettagli dell’accordo

Decisamente loquace la WADA che sembra essersi tolta un peso dopo aver raggiunto l’accordo con Jannik Sinner
Jannik Sinner
Jannik Sinner (Getty Images)

A giudicare dalle reazioni, l’accordo tra Jannik Sinner e la WADA sembra aver fatto più piacere all’Agenzia mondiale antidoping che al numero uno al mondo.

Per la WADA il caso Sinner è unico

A Sky Sport, la WADA ha deciso di affidare l’intera documentazione del caso Sinner e come si è arrivati ai tre mesi di sospensione accettati dal nativo di San Candido: “L’articolo 10.8.2 del Codice Mondiale Antidoping contiene la possibilità di accordo per la risoluzione dei casi e ha lo scopo di garantire che casi unici, che non rientrano pienamente nel quadro delle sanzioni, possano essere giudicati in modo appropriato ed equo a condizione che tutte le parti e la WADA siano d’accordo. L’articolo in questione consente esplicitamente un’ulteriore riduzione del periodo di ineleggibilità, basandosi sul livello di gravità della specifica violazione, nonché sul riconoscimento dell’infrazione da parte dell’atleta e sulla sua accettazione delle conseguenze appropriate. Questa disposizione è utilizzata decine di volte tra le migliaia di casi giudicati da quando il Codice 2021 è entrato in vigore”.

Ingiusta la sentenza di assoluzione dell’ITIA

La WADA continua a pensare che la sentenza di assoluzione emessa dall’ITIA fosse ingiusta: “Era errata secondo il Codice la decisione di primo grado secondo la quale per Sinner ci fosse l’assenza di colpa o negligenza. Non si trattava, però, di una somministrazione diretta da parte dell’entourage dell’atleta, ma di un assorbimento transdermico, poiché il massaggiatore dell’atleta (senza che quest’ultimo ne fosse a conoscenza) aveva trattato un taglio sul suo dito con un prodotto contenente clostebol.  La Wada ha dunque verificato e concordato che lo scenario dell’atleta fosse scientificamente plausibile e ben supportato dai fatti. In effetti, lo scenario presentato dall’atleta era già stato accettato dall’Agenzia Internazionale per l’Integrità del Tennis e dal tribunale indipendente che aveva deciso il caso in primo grado per cui una sanzione di 12 mesi sarebbe stata eccessivamente severa. Per questo motivo, la Wada era disposta a stipulare un accordo di risoluzione del caso ai sensi dell’art. 10.8.2 che consente una riduzione della sanzione rispetto a quella altrimenti applicabile, tenendo conto in particolare del livello di gravità della violazione. Il team che sta redigendo il nuovo codice WADA per il 2027 aveva proposto una maggiore flessibilità per i casi di contaminazione, come quello di Sinner, prevedendo un intervallo di sanzioni che va da un semplice rimprovero fino a due anni di squalifica. La WADA è soddisfatta che sia stata fatta giustizia in questo caso e che la sanzione sia appropriata per la violazione commessa, dichiarandosi lieta di aver potuto gestire questa questione in modo aperto e trasparente, con i fatti del caso resi disponibili e di dominio pubblico“.