Tennis

Caso Sinner: la WADA non molla la presa

Nonostante il cambio di regole previsto nel 2027, la WADA non intende spostarsi dalla posizione colpevolista nei confronti di Sinner
Il tennista Jannik Sinner
Jannik Sinner (Getty Images)

Il cambio del regolamento antidoping previsto dalla WADA a partire dal 2027 per normare i casi futuri simili a quelli di Jannik Sinner e Iga Swiatek aveva acceso la speranza che l’Agenzia mondiale Antidoping avesse cambiato idea sulla vicenda riguardante il numero uno al mondo, ma le ultime dichiarazioni non fanno propendere per questa tesi.

Per la WADA l’atleta è sempre responsabile

In un comunicato che risale all’11 dicembre, la WADA ha chiarito che “gli atleti sono responsabili delle sostanze proibite trovate nel loro corpo e dei metodi proibiti che sono stati utilizzati. I membri dell’entourage di un atleta sono anche responsabili delle violazioni delle norme antidoping se ritenuti complici. Di conseguenza, se c’è qualche dubbio sullo stato di una sostanza o di un metodo, è importante che contattino le rispettive organizzazioni antidoping (Federazione internazionale o Organizzazione nazionale antidoping) per un consiglio”.

Sale l’attesa per la sentenza del TAS sul caso Sinner

Si attende, ormai, con sempre più impazienza il pronunciamento da parte del TAS che dovrebbe arrivare tra febbraio e marzo 2025: di certo, la sentenza non ci sarà prima dell’11 febbraio perché il caso riguardante il nativo di San Candido non figura tra le udienze in calendario fino a quella data.