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Caso Sinner: il capo dell’agenzia antidoping USA sta con Jannik

Un parere autorevole a favore di Jannik Sinner nel caso di doping ancora aperto arriva dall’USADA
Jannik Sinner
Jannik Sinner (Getty Images)

Dopo aver annunciato, tramite l’intervista rilasciata da Jannik Sinner ad Eurosport Italia, il proprio addio al ruolo di coach internazionale a fine 2025, Darren Cahill ha condiviso su X l’intervento di Travis Tygart, boss dell’USADA: l’agenzia antidoping statunitense.

Tygart è dalla parte di Sinner

Le parole di Tygart non lasciano spazio a dubbi: “Se Sinner non è dopato allora la sentenza di non colpevolezza era perfettamente appropriata nel suo caso. A differenza del caso dei 23 nuotatori cinesi, con Sinner sono state seguite le regole ed è stata mantenuta trasparenza. Sinner è stato sopeso, ma ha fatto appello e la sospensione è stata revocata, mentre i nuotatori cinesi non sono neanche stati provvisoriamente sospesi ed è una cosa scandalosa”.

La guerra tra USADA e WADA

Anche se le due organizzazioni sono in conflitto da tempo, il parere di Tygart assume comunque valore: “C’è un esperimento condotto dal laboratorio di Colonia in cui hanno preso un farmaco da banco e se lo sono spalmato sulle mani: dopo aver fatto asciugare le mani, sono andati a stringere la mano ad una persona e, dopo aver prelevato l’urina da quell’individuo, hanno mostrato che aveva un livello pari a circa 500 picogrammi di Clostebol”.