Caso Sinner: arrivano pesanti accuse dal Regno Unito

L’accordo raggiunto tra Jannik Sinner e la WADA per una sospensione di tre mesi ha chiuso definitivamente il caso Clostebol con l’azzurro che, dopo aver scontato la squalifica dal 9 febbraio al 4 maggio, potrà tornare in campo agli Internazionali d’Italia di Roma.
L’accusa dall’Inghilterra
Nonostante la conclusione della vicenda non si arrestano le critiche nei confronti del campione altoatesino con l’ultima in ordine di tempo che arriva dal Regno Unito per bocca del noto commentatore Marcus Buckland: “La cosa peggiore dal punto di vista di Sinner è l’immagine che dà e la tempistica della sospensione. La maggior parte delle persone confermerà che non voleva imbrogliare, ma il problema più grande per lui è il risultato: il fatto che non salterà tornei dello Slam e potrà, inoltre, giocare anche a Roma non credo gli faccia bene sul piano dell’immagine”.