Caso doping: Rublev sta con Sinner
Il caso di doping riguardante Jannik Sinner rimarrà aperto almeno fino al prossimo mese di febbraio e, intervistato da Eurosport, Andrey Rublev è colpito dal modo in cui il numero uno al mondo sia, finora, riuscito a gestirlo: “Non auguro quello che ha passato Sinner a nessun tennista. Non riesco a immaginare lo stress e l’ansia che ha provato durante tutto questo periodo, ma l’ha superato alla grande, ha continuato a giocare al meglio ed è comunque riuscito a dominare il circuito vincendo titoli. È davvero impressionante ciò che ha fatto!”.
La critica di Rublev al sistema antidoping
Il n. 8 della classifica ATP non è altrettanto tenero nei confronti del sistema antidoping: “Penso che il sistema antidoping dovrebbe essere un po’ più flessibile: nel tennis le regole sono molto rigide, più che in altri sport. La sensazione è che ogni piccolo errore, anche quando non è intenzionale, possa minacciare la tua carriera”.
Dalle parole del moscovita, la sensazione è che sempre più tennisti abbiano il timore d’incappare in quello che è accaduto recentemente al campione altoatesino e a Iga Swiatek.