Caso doping, il comunicato di Sinner: “Nulla da nascondere”
Dopo averne parlato in conferenza stampa, Jannik Sinner affida ad un comunicato ufficiale i propri pensieri sulla nota vicenda di doping tornata in auge a causa del ricorso presentato dalla Wada: “Sono deluso dalla decisione della WADA di presentare ricorso contro la sentenza dei giudici indipendenti dell’ITIA che mi hanno giudicato. Nel corso degli ultimi mesi, durante il processo ci sono state tre udienze separate e in tutte è stata confermata la mia innocenza. Diversi mesi di colloqui e indagini sono culminati in un’udienza formale in cui tre giudici hanno passato al setaccio ogni dettaglio. Hanno poi pubblicato una sentenza approfondita, spiegando perché mi hanno ritenuto non colpevole, con le evidenti prove fornite e la mia completa collaborazione durante tutto il procedimento. Alla luce della robustezza del processo, sia l’ITIA sia l’agenzia antidoping italiana hanno accettato il verdetto e rinunciato al loro diritto di appellarsi. Comprendo che su queste vicende debbano esserci indagini approfondite per mantenere l’integrità dello sport che tutti amiamo. Tuttavia, è difficile capire cosa ci sia da guadagnare nel chiedere ad altri tre giudici di analizzare da capo gli stessi fatti e la stessa documentazione. Detto questo, non ho niente da nascondere e, come ho fatto per tutta l’estate, collaborerò pienamente con i giudici e fornirò tutto quanto potrà servire per dimostrare ancora una volta la mia innocenza . Dato che ora il caso è pendente al CAS, non farò ulteriori commenti”.
La sentenza tra circa 90 giorni
Considerati i tempi tecnici della procedura, la sentenza definitiva su questa intricata vicenda dovrebbe arrivare intorno alla fine dell’anno.