Caso Clostebol, Eubanks boccia la WADA: “Ho studiato il caso di Sinner e non ha colpe”
Nel corso dell’Australian Open, l’ITIA ha organizzato due sessioni informative aperte a tutti i tennisti del circuito ATP e WTA per spiegare nel dettaglio i casi doping recentemente avvenuti e che hanno riguardato Jannik Sinner e Iga Swiatek; soltanto un giocatore si è, però, presentato, Christopher Eubanks, che è, poi, stato intervistato da Ben Rothenberg per ‘The Second Serve’: “Volevo prepararmi nel caso in cui a me, come atleta, capitasse una situazione del genere. Mi sono assunto la responsabilità di leggere le 33 pagine del rapporto di Jannik. Ho dovuto rileggere alcuni passaggi più volte per cercare di capirne il significato”.
Eubanks convinto dell’innocenza di Sinner
Capace di raggiungere i quarti a Wimbledon nel 2023, il 28enne di Atlanta ritiene che l’azzurro non abbia colpe: “Ripetevano che Sinner doveva aver fatto qualcosa di sbagliato se gli erano stati annullati i punti e il premio in denaro di Indian Wells. Ho cercato di ribadire che si tratta di una regola procedurale e questo deve accadere ogni volta che c’è un riscontro positivo da un campione effettuato in una competizione. Non è una cosa discrezionale: si sono dette tante falsità”.
I complimenti del direttore dell’ITIA
Adrian Bassett, direttore delle comunicazioni dell’ITIA, ha espresso parole di elogio per la partecipazione dello statunitense al meeting: “Non credo che ci si aspetterebbe questo dai giocatori: era coinvolto e tutte le sue domande erano sensate. Spero che gli abbiamo dato risposte che lo abbiano aiutato a capire”.
La WADA non fa ricorso contro Swiatek
Nonostante l’opinione di Eubanks, la WADA sembra pensarla diversamente perché, dopo aver fatto appello contro la sentenza di assoluzione per Sinner, ha appena rinunciato a fare altrettanto nel caso Swiatek, accontentandosi della sospensione di un mese decisa dall’ITIA e accettata dalla polacca.